“MONZA CONSAPEVOLE” E LA FAVOLA DEI TEST SIEROLOGICI.
Presentata in pompa magna come una iniziativa caritatevole
di bravi imprenditori monzesi tutto casa, lavoro e chiesa (spesso si vedono ai
semafori che aiutano le vecchiette ad attraversare) la vicenda dei test
sierologici sta assumendo i contorni della camarilla alla monzese dove
politici, imprenditori, multinazionale, associazioni e luminari della scienza e
della sanità se la cantano e se la suonano fra loro; in testa a tutti il sindaco
Allevi.
Partita per essere una campagna di test per 8000 persone si
è ridotta a circa 3000. Inoltre, alle persone che si offrivano volontarie (il
test era gratuito) veniva fatto firmare un modulo di consenso nel quale era scritto
chiaro che il test era per valutare la presenza di anticorpi IGG e IGM. Ma
quando il volontario riceveva l’esito si trovava solo l’esito di un anticorpo l’IGG.
Secondo la delibera regionale in materia di test sierologici n. 3131 del 12
maggio 2020 i test DEVONO essere effettuati con tutti e due gli agenti IGG e
IGM. Ma sappiamo che gli amici della pirellone chiudono un occhio sulle
comparsate monzesi, visto poi che la regione patrocina il tutto.
In questo fragore di applausi, strette di mano e pacche
sulle spalle, e tutta la stampa cittadina con la lingua di fuori, noi ci
poniamo invece delle domande alle quali cercheremo di dare una risposta.
Premesso che i costi dei test solo IGG sono di 35,00€ + 5,00€
di prelievo (tot. 40,00€), mentre quelli completi costano 62,50€ + 5,00€ (tot. 67,50)
secondo il tariffario della società che ha fatto i prelievi; questo sta a
significare che i benemeriti imprenditori avrebbero disposto un impegno di spesa
per 8000 test di 540.000,00€. Se invece, come si evince dalla grancassa
mediatica i test sono stati circa 3000 per un costo di 40,00€ cad, a consuntivo
dovrebbero essere stati spesi 120.000,00€. La prima domanda che facciamo è: ma
con tutti questi imprenditori che piangono miseria, ci sono quelli brianzoli che invece
caritatevolissimevolmente sborsano una somma importante?
Alla fine, quanti test sono stati fatti? Perché prima
8000 e poi 3000? Quanto sono costati?
Non vorremmo che in realtà tutta questa caritas sia
una sorta di autoriciclaggio di denari che poi verranno dichiarati come “donazioni
liberali” che alleggeriscono l’esborso delle tasse. Questi signori da strapazzo pensano che, solo perché sono donazioni e loro sono privati, possono fare quello che vogliono
e non devono sottostare a criteri di trasparenza e di legalità, visto che i
test non seguono la normativa vigente. Un po come l’ospedale alla Fiera di
Milano; in effetti c’è coerenze e continuità con la malapolitica e la malasanità
lombarda.
Al nostro comunicato stampa, che denunciava i fatti sopra
esposti, non è stato dato nessun risalto ma lo sapevamo. Ma ora la questione è
arrivata in Consiglio Comunale con una interrogazione della Consigliera Pontani.
Vedremo le risposte ai rilievi mossi.
Morale, siamo alle solite: la politica del Palazzo gongola,
i poteri forti sempre più forti, e i cittadini fanno le cavie senza avere un
reale beneficio, il tutto benedetto dal solito cardinale. Dimenticavo che il
test, secondo le menti malate che li hanno pensati, è l’unico caso in Italia.
Ne siamo certi perché sono gli unici fatti così e per questo non sono validati
dal sistema sanitario nazionale perché non rispettano le linee guida del
Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità e della Regione
Lombardia. Dunque, sembrano soldi investiti per altre ragioni, ma non quelle umanitarie e sanitarie.
L’admin, 24 luglio 2020
Mi sorge spontanea una domanda:
RispondiEliminaAnche i test seriologici di aprile, avviati solo su coloro che erano a casa segnalati in quarantena attiva, dovevano comprendere IGG E IGM?
Perché a me erano stati richiesti solo gli IGG e posso dimostrarlo con opportuna documentazione che però qui non riesco ad allegare...
EliminaScusate se esco dal discorso, ma perché risulta che i miei commenti sono stati pubblicati il 24 luglio 2020 alle ore 23:39 e 23:46?
EliminaVeramente sono le 8:49 del 25 luglio 2020, mentre sto digitando
Scusa se rispondiamo solo ora, ma abbiamo avuto problemi gestionali del blog, ora risolti.
RispondiEliminaI protocolli, nazionali e regionali prevedono il sistema ECLA che prevede sia IGG che IGM. Perchè gli IGG rilevano se c'è stato il contagio/non contagio e sono stati prodotti gli anticorpi. IGM individuano un contagio in corso che necessita un tampone. Da qui la truffa: facendo solo gli IGG si stabilisce che a quel giorno non ci sono stati contatti contagiosi. Così risparmiano sia su IGM che su tampone. La denuncia è che non sappiamo se i soggetti donatori hanno pagato il test completo oppure solo una parte. Nel caso avessero pagato un test completo ma eseguito solo in parte è una truffa.
I soggetti donatori chi sarebbero?
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